Data:
06 Gennaio, 2015
Il Comune di Sassari e il Comune di Samugheo, in collaborazione con il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto presentano la mostra TAVOLARA E DEPERO. La manifattura delle case dâarte.
Eugenio Tavolara (Sassari, 1901â1963) e Fortunato Depero (Fondo, 1892 â Rovereto, 1960) forse non si incontrarono mai, ma negli stessi anni e in luoghi diversi portarono avanti una ricerca artistica e stilistica simile, protagonisti di primâordine tra gli artisti dediti alle arti applicate e al design contemporaneo. Lâoccasione per un confronto ideale è data oggi dalla grande mostra allestita nella doppia sede di Museo della città -palazzo di città a Sassari e al Museo MURATS di Samugheo, nelle quali, dal 13 e 14 dicembre 2014 al 01 marzo 2014, le opere dellâartista sardo e del trentino dialogano.
Il progetto, a cura di Nicoletta Boschiero curatrice Mart, presenta al pubblico opere scelte di Eugenio Tavolara e progetti, marionette e sculture di Fortunato Depero in un colloquio inedito intorno alle suggestioni del folklore e delle avanguardie di inizio secolo. Simili per tipologia, tecniche e ricchezza, entrambe le produzioni nascono e rappresentano lâenergica e specifica identità che le concepisce: negli oggetti, figure meccaniche, giocattoli, arazzi e tappeti di Tavolara emergono prepotentemente lâidentità e il folklore sardo; sono invece fortemente connessi allâestetica del movimento futurista i progetti di Depero. In Sardegna come in Trentino, questi artisti a tuttotondo rilanciano e promuovono lâartigianato locale, conducendo personalmente aziende e commerci. Depero favorisce la nascita di centri di produzione, lavoro ed economia, parallelamente Tavolara inaugura con Tosino Anfossi la Casa ATTE (1925) e fonda negli anni â30 la Casa Alba coinvolgendo artisti, disegnatori e soprattutto centinaia di artigiani locali, depositari di tecniche e saperi antichi e raffinati, che nel rapporto con lâartista vengono riscoperti e riproposti in una nuova e più contemporanea interpretazione. I curiosi legami tra i due maestri, oltre a quelli evidenti dal paragone tra le produzioni e le opere (si pensi ai celebri logo, ai giocattoli, alle figure meccaniche, ai disegni, ai tappeti), scaturiscono anche dallâaver vissuto attivamente lo stesso tempo, interpretando le medesime istanze e tendenze. Per esempio, nellâEsposizione internazionale di arti decorative e industriali moderne di Parigi del 1925 Depero partecipò allestendo, con Balla e Prampolini, una sala dedicata al Futurismo, Tavolara invece presentò figure meccaniche e pupazzi in legno che gli valsero una medaglia dâoro e ampie segnalazioni da parte della critica.Quasi cento anni dopo lâesposizione parigina, a Sassari e Samugheo, Tavolara e Depero si trovano nuovamente accostati, vicini quanto mai prima.
A Palazzo di Città saranno presentati diversi gruppi di oggetti di Tavolara, in particolare un gruppo di animali intagliati in legno provenienti dalla Collezione Luisangela e Rosaria Tavolara, con i quali lâartista rinnova completamente un tema a lui caro, rafforzando il carattere primitivo del disegno: le bestie rimandano chiaramente ai graffiti rupestri e alle rappresentazioni tribali. Oltre agli animali, scolpiti e disegnati, la mostra ospita tappeti e gruppi di figure tra i quali la celebre Cavalcata sarda esposta nel 1940 alla Triennale di Milano e in seguito donata al principe Umberto II di Savoia. Il gruppo ricostruisce il corteo svoltosi a Sassari nel 1939 in occasione della visita degli eredi al trono e appartiene oggi alla Collezione I.S.O.L.A. â Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigiano â Regione Autonoma della Sardegna. Di Depero saranno esposti, nella sala delle rappresentanze, oltre che una serie di animali in legno, esempi di tarsie come la Danza di diavoli (1922), ma anche una serie di importanti dipinti del grande futurista quali Il legnaiolo (1926-31) e Proiezioni crepuscolari (1926). Il primo e secondo piano sarà dedicato ai famosi manifesti pubblicitari, Magnesia San Pellegrino (1928-30) e Cordial Campari (1939) mentre al terzo saranno esposti una serie di lavori in legno tra animali e oggetti di design, Testa cinese del 1930-34 e il Tavolino con bambole del 1938.
A Museo MURATS, di Tavolara, si possono ammirare i 25 pezzi del gruppo scultoreo Processione dei misteri del 1928 cherappresenta la processione del Venerdì Santo a Sassari e la famosa Mascherata Sassarese, 32 pezzi del 1937 rappresentanti un corteo di uomini vestiti da donna, suonatori in pelli di capra, baffuti contadini ingonnellati, di una straordinaria forza grottesca. Giocattoli e pupazzi che rappresentano, non senza un pizzico di ironia, un mondo popolare in miniatura: pastori, contadini, animali. Sarà esposta anche una serie di manufatti tra tappeti e arazzi provenienti dalla Collezione Regionale I.S.O.L.A. e dalla Collezione Luisangela e Rosaria Tavolara. Queste opere dialogheranno in modo serrato con le opere di Depero, quali tarsie, (Coleottero Veneziano del 1936) , oggetti e giocatoli in legno comelâOrso (1923) e Giocatolo sintetico, pupazzi come i Pupazzetti bianchi (1918) oltre ad una serie di sedie che evidenzia lâingegno nel campo del design.
Eugenio Tavolara (Sassari 1902 â Sassari 1963)
Eugenio Tavolara è stato scultore, incisore, ceramista, illustratore e designer di grande fantasia. Nato a Sassari nel 1901 passò la sua vita nella città natale fino al 1963, anno della sua morte. La sua fama è legata al suo impegno nelle arti decorative e nel design diventando molto conosciuto per le sue statuine di terracotta, per i suoi giocattoli in legno e stoffa, per i suoi pupazzi e gli oggetti di design. Ancora giovane Tavolara si trasferì a Cagliari dove ebbe modo di conoscere e stringere amicizia con Tosino Anfossi col quale presto decise di unire le proprie passioni dedicandosi a una produzione dâarte applicata: il giocattolo. Con Anfossi fondarono nel 1926 la società ATTE, nome creato unendo in acronimo le iniziali dei loro cognomi e nomi, e si dedicarono alla produzione di giocattoli, arazzi e oggetti di cuoio, riuscendo ad affermarsi come casa di produzione di oggetti assai ricercati entro la fine del decennio. La casa ATTE, nel 1930, fu contattata dallâENAPI, lâEnte Nazionale Artigianato Piccole Industrie, per poter dare il via a una produzione di bambole in costume ciociaro disegnate dallo scenografo e illustratore Mario Pompei, fu lâoccasione per Tavolara di maturare un proprio progetto. Rotta la società con Anfossi, Tavolara aprì la propria casa di produzione, chiamata ALBA. Alla fine degli Anni Trenta iniziò una preziosa collaborazione con lâintagliatore Pasquale Tilloca, fu lui a dargli una preziosa mano nellâesecuzione di ben 200 pezzi della âCavalcata sardaâ? esposta nel 1940 alla VII Triennale Milanese. Gli vennero commissionate numerose commitenze pubbliche ma la sua opera si contraddistinse soprattutto per i suoi legami con lâartigianato tradizionale sardo e le arti applicate in genere. Per questo la città di Sassari gli intitolò il padiglione per lâartigianato costruito per lâI.S.O.L.A. su progetto dellâarchitetto Ubaldo Badas. LâI.S.O.L.A. (Istituto Sardo Organizzazione Lavoro Artigianale) fu istituito dalla Regione Autonoma della Sardegna nel 1957 e la direzione dellâente fu affidata proprio a Eugenio Tavolara e a Ubaldo Badas. A questo progetto Tavolara si dedicò con abnegazione assoluta e i risultati non tardarono ad arrivare. Lo stesso anno lâISOLA partecipò alla Triennale di Milano e fu premiata con la medaglia dâoro. Uno dei moment maggiormente significativi della carriera di Tavolara rimane la partecipazione allâEsposizione Internazionale delle Arti Decorative e Industriali Moderne di Parigi nel 1925, esposizione in cui viene premiato e dove in contemporanea esponeva, seppure non si hanno notizie di un loro incontro, anche Fortunato Depero con il gruppo Futurista.
Fortunato Depero (Fondo (TN), 1892 â Rovereto (TN), 1960)
Nasce a Fondo (TN) il 30 marzo 1892. Trasferitosi con la famiglia a Rovereto ancora bambino, si iscrive alla Scuola Reale Elisabettina, un istituto a indirizzo tecnico e di arte applicata. Respinto allâesame di ammissione allâAccademia di Belle Arti di Vienna, nel 1913 si trasferisce a Roma. Nel 1915 viene accolto in seno al movimento e firma con Giacomo Balla il manifesto intitolato Ricostruzione Futurista dellâUniverso che apre una nuova stagione del Futurismo, esprimendo lâesigenza di unâarte totale, dalla musica alla cucina, dalla moda al teatro, dal design alla pubblicità . Nel 1916 lâimpresario dei Balletti Russi Sergeij Diaghilev gli commissiona la scenografia e i costumi per il balletto Le chant du rossignol di Igor Strawinskij che tuttavia non verranno realizzati, conosce Gilbert Clavel e con lui soggiorna a Capri, dove realizza le illustrazioni per il libro Un istituto per suicidi, nel 1918 crea lo spettacolo dei Balli Plastici, sostituendo gli attori con marionette di legno colorato. Nel primo dopoguerra lâartista rientra a Rovereto e con la moglie Rosetta apre la Casa dâArte Futurista Depero, dove vengono prodotte tarsie in panno, collages e oggetti dâarte applicata. Partecipa con Balla e Prampolini alla Exposition Internazionale des Arts Décoratifs et Industriels Modernes, nel 1925, e riscuote un notevole successo, tanto che nel dicembre dello stesso anno tiene una personale al Theâtre des Champs Elysées, decidendo di rimanere a Parigi fino alla primavera del 1926. Nel 1927 pubblica Depero-Dinamo Azari, più conosciuto come il âlibro imbullonatoâ?, primo esempio di libro-oggetto futurista. Nel settembre 1928 parte per New York, qui realizza soluzioni sceniche e costumi per il Roxy Theatre, per il balletto American Sketches. Lavora, inoltre, nel settore pubblicitario e dellâillustrazione, realizzando le copertine di alcuni numeri di Vogue, Vanity Fair, Sparks, The New Yorker, New Auto Atlas. Nellâottobre del 1930 rientra in Italia, pubblica il libro Numero Unico Futurista Campari, e nel 1934 Liriche radiofoniche, nel 1940 esce lâimportante autobiografia intitolata Fortunato Depero nelle opere e nella vita. Nel 1948 si trasferisce nuovamente a New York, dove tiene due mostre personali e pubblica So I think so I paint. Cerca anche di promuovere, senza fortuna, il buxus. Ritornato in Italia, si dedica alla pittura e alla realizzazione di commissioni pubbliche, come la decorazione della Sala del Consiglio Provinciale di Trento e lâallestimento della Galleria Permanente e Museo Depero, oggi Casa dâArte Futurista Depero.
Museo MURATS
Samugheo
dal mercoledì alla domenica 10:00 â 13:00 / 16:00 â 19:00
chiuso lunedì e martedì
Museo della Città â Palazzo di CittÃ
Sassari
dal martedì al sabato ore 10.00-13.00 / 17.00-20.00
domenica ore 10.00-13.00
chiuso lunedì e festivi
ogni prima domenica del mese dalle 10.00 alle 18.00
Maggiori informazioni:
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Sito web [link href=”http://murats.it/”]MURATS[/link]
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Ultimo aggiornamento
06 Gennaio, 2015