Data:
16 Aprile, 2014
COMUNE DI SAMUGHEO
MURATS Museo Unico Regionale dellâArte Tessile Sarda
REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA
REGIONE AUTÃNOMA DE SARDIGNA
presentano
ZENÃA
dal 27 aprile al 01 giugno 2014
Inaugurazione domenica 27 aprile ore 18:00
Museo MURATS
AL MUSEO MURATS SI CELEBRA SA DIE DE SA SARDIGNA CON LâINAUGURAZIONE DELLA MOSTRA ZENÃA, PROGETTO IN CUI OTTO ARTISTI SI CONFRONTANO CON LE FIGURE DI ALCUNI TRA I PRINCIPALI PERSONAGGI CHE HANNO INFLUENZATO LA STORIA E LA CULTURA SARDA.
Il Comune di Samugheo e il Museo MURATS, con il contributo della Regione Autonoma della Sardegna, presentano ZENÃA una mostra di arte contemporanea che dialogherà con i preziosi tessuti della collezione tessile del Museo MURATS. Il progetto è composto unicamente da opere inedite ed è stato realizzato appositamente per la ricorrenza de Sa Die de sa Sardigna del 2014.
La mostra verrà inaugurate domenica 27 aprile alle ore 18:00, presso il Museo MURATS e occuperà la sala grande del primo piano. Mentre in tutto il primo piano del Museo sarà visitabile la collezione tessile con lâesposizione permanente dei più pregiati manufatti del tessile sardo. Nello steso giorno dellâinaugurazione, a partire dalle 18:30, si terrà un incontro sulla lingua sarda dal titolo Musica e illustrazione nella cultura sarda. I saperi non verbali a confronto con la lingua in cui interverranno lâetnomusicologo Fabio Calzia e lâillustratore Manuelle Mureddu che parleranno dellâutilizzo della lingua sarda nei campi della musica e dellâillustrazione, nonché sulle ipotesi per colmare il vuoto tra lingua, strumento egemone, e tutte le forme âcadetteâ? di comunicazione non verbale. Mentre lâintervento di Massimiliano Rosa analizzerà il tema delle varianti linguistiche del Sardo di Samugheo e del Mandrolisai.
Il progetto ZENÃA coinvolge otto artisti sardi che si sono confrontati con la descrizione e interpretazione, ognuno con la propria tecnica e stile, di figure storiche che hanno dato visibilità alla storia e alla cultura della Sardegna. Per ogni personaggio è stata realizzata una rappresentazione che cerca di coglierne aspetti trasversali ed intimi in modo da restituire una lettura alle volte indiretta rispetto a quella canonica, ritratto poi completato grazie ad una biografia bilingue in sardo e italiano. La selezione dei personaggi è stata eseguita tenendo conto dellâimportanza che questi hanno avuto in generale per la storia della Sardegna.
Con la mostra anche il tema della lingua assumerà importanza attraverso unâesposizione che, con lâutilizzo combinato della lingua sarda e lâarte, racconta i saperi accumulati in secoli di storia, in una prospettiva che spieghi lâunicità della cultura dellâisola e del suo paesaggio culturale. Unicità da intendersi come frutto di tante influenze e connessioni che si innestano su un sostrato che è cresciuto e arricchito con il passare del tempo.
Infatti, Sa die de sa Sardigna, è la festa del popolo sardo che ricorda i cosiddetti “Vespri Sardi”, cioè l’insurrezione popolare del 28 aprile 1794 con il quale si allontanarono da Cagliari i Piemontesi e il viceré Balbiano, titolare del Regno di Sardegna, in seguito al rifiuto del governo torinese di soddisfare le richieste dell’isola. Ma questa data è presa anche come simbolo della lotta di liberazione e di rivendicazione identitaria, a partire dalle prime lotte documentate di Amsicora e Iosto nellâazione di resistenza antiromana durante la seconda guerra punica. Ma questa data, oltre a ricordare le battaglie âfisiche e sul campoâ? combattute contro gli oppressori ha anche la valenza di ricordare la storia e la tradizione di un popolo che si è sempre sentito culturalmente indipendente anche attraverso personaggi che hanno portato il sentimento di appartenenza attraverso il loro lavoro intellettuale. Oltre ai personaggi storici, come i già citati Amsicora e Iosto, Barisone I d’Arborea, Eleonora d’Arborea, Leonardo Alagon e naturalmente Giovanni Maria Angioy, il giudice della reale Udienza a Cagliari che guidò il movimento antifeudale sino alla sconfitta del 1796, ci furono personalità che si distinsero nel mondo intellettuale per il tentativo di elevare e nobilitare la lingua sarda, come il poeta Gerolamo Araolla che cercò di creare un sardo letterario scrivendo numerose opere in sardo, castigliano e italiano. Ma la Sardegna ha dato i natali anche a grandi letterati di livello nazionale e internazionale che hanno dato lustro alla nostra isola, quali Giuseppe Manno autore di una fondamentale Storia della Sardegna, il premio Nobel Grazia Deledda, Sebastiano Satta, Emilio Lussu, che oltre a combattere con la Brigata Sassari fu tra i fondatori del Partito Sardo d’Azione, Giuseppe Dessì, Salvatore Satta, Remundu Piras e naturalmente Antonio Gramsci.
Nella stessa giornata dellâinaugurazione verrà organizzato lâincontro, dal titolo Musica e illustrazione nella cultura sarda. I saperi non verbali a confronto con la lingua, con lâetnomusicologo Fabio Calzia e lâillustratore Emmanuele Mureddu che indagheranno e metteranno a confronto sa Limba e i saperi non verbali ma anche grande vuoto tra il concetto (legislativo) di cultura e quello di lingua sarda. La lingua infatti è uno degli strumenti privilegiati per la descrizione del mondo e la conservazione dei saperi ed è stato per millenni il sistema di trasmissione per eccellenza. Ma un sistema culturale complesso come quello sardo non è costituito esclusivamente da saperi verbali, ma anche di gesti, sapori e sensazioni che sfociano in manufatti, edifici, musiche e maniere di stare insieme. Fabio Calzia e Manuelle Mureddu analizzeranno alcune ipotesi su come colmare il vuoto tra la lingua, strumento egemone e tutte le forme “cadette” di comunicazione non verbale. Mentre Massimiliano Rosa presenterà una discussione aperta sul Sardo Samughese inserito nella variante Arborense in correlazione con lâarea linguistica del Mandrolisai-Barbagia di Belvì e col Barigadu.
Artisti presenti in mostra: Nicola Caredda, Gianni Casagrande, Gianluca Gelsomino, Narcisa Monni, Manuelle Mureddu, Gianni Nieddu, Vincenzo Pattusi, Giovanni Sanna.
Personalità sarde rappresentate nel progetto: Amsicora e Iosto, Barisone I d’Arborea, Barisone II dâArborea, Eleonora d’Arborea, Leonardo Alagon, Giovanni Maria Angioy, Gerolamo Araolla, Giuseppe Manno, Grazia Deledda, Sebastiano Satta, Emilio Lussu, Giuseppe Dessì, Salvatore Satta, Antonio Gramsci, Remundu Piras.
Info
[link href=”http://murats.it/”]Sito web del museo Mur[/link]ats
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Ultimo aggiornamento
16 Aprile, 2014